Tra un bagno al mare e un’annusata di pecorino, continua la campagna elettorale di Matteo Salvini. Stavolta ha promesso che non manderà la figlia a scuola in caso di obbligo di mascherina.
Salvini: non mando mia figlia a scuola…
La campagna elettorale permanente di Matteo Salvini questa volta lo ha portato Trani: arrivato nella giornata di ieri a bordo di uno yacht, non si è lasciato sfuggire la possibilità di un tuffo nel mare tranese, in zona Monastero.
Il leader della Lega si è concesso poi il solito giro di selfie e video in costume da bagno, una delle sue specialità più riuscite. Quasi sempre senza mascherina e in piccoli assembramenti, e anche questa non è una novità.

Nel pomeriggio, intervenendo dal palco montato in piazza Teatro a sostegno dei candidati pugliesi alle elezioni regionali e comunali, ha sciorinato i soliti mantra della sua comunicazione, adattati al contesto locale:
Chi sceglie la Lega in Puglia – ha detto – sceglie prima gli italiani, nella situazione delle case popolari, dei posti di lavoro, dei bonus pubblici, prima verranno i pugliesi e poi tutti gli altri.
[wp_ad_camp_2]
Ha poi ricordato dell’imminente procedimento giudiziario a Catania per il caso Open Arms:
Vi dico che vado in quel tribunale a testa alta perché ho difeso il mio paese e la mia storia, la mia cultura, la mia sicurezza e la mia identità e sono convinto di avere rappresentato milioni di italiani.
E infine, la bordata finale indirizzata alla ministra Azzolina, con la quale i toni sono concitati da diverso tempo; dopo aver rilanciato la bufala delle scatole di plexiglas in cui sarebbero chiusi i bambini (che non è in alcun documento ufficiale), Salvini, come un tiktoker qualsiasi e non come il leader del primo partito di maggioranza relativa nei sondaggi, ha promesso di non mandare la figlia a scuola nel caso in cui il protocollo prevedesse l’utilizzo obbligatorio della mascherina:
L’ho detto: se costringono mia figlia e i vostri figli di sette anni ad andare a scuola chiusa nel plexiglas, con la mascherina e con i banchi con le rotelle, io a scuola non ce la mando.
Di proposte nemmeno una ovviamente. Ca va, rien à dire, rien à faire…
[wp_ad_camp_5]