Patrick Zaki: “Volo di Stato? Non avrei potuto accettare i soldi delle tasse dei cittadini italiani”

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Rifiuto del volo di Stato, Patrick Zaki, nella sua prima apparizione in tv, spiega il perché: “Non avrei potuto accettare i soldi delle tasse dei cittadini italiani”

Patrick Zaki, prima apparizione in tv

Inizia il prevedibile tour televisivo di Patrick Zaki, l’attivista egiziano che studiava a Bologna, dopo aver ottenuto la “grazia” dal presidente egiziano Al Sisi in seguito alla discutibile (è un eufemismo) condanna per alcuni articoli sui cristiani copti. La corsa alla prima ospitata tv la vince In Onda, il programma di La7 condotto giovedì 27 luglio da Marianna Aprile e Luca Telese.

“Grazie all’Italia, è per voi che sono qui oggi” ha detto Zaki, che ha spiegato che “i media si sono concentrati sul mio caso dal primo giorno e questo ovviamente ha cambiato le sorti. Sono qui oggi grazie alle persone di Bologna, grazie ai cittadini italiani, grazie ai media italiani che hanno preso la mia storia a cuore in maniera seria”.

Parole precise che non casualmente non citano mai la politica. E infatti l’attivista spiega il perché abbia rifiutato il volo di Stato Italiano una volta uscito dalla prigione: “Come difensore dei diritti umani devo essere indipendente, devo essere trasparente, non devo prendere le parti di nessun partito. Non avrei potuto accettare i soldi delle tasse dei cittadini italiani, non voglio pesare”.

Sembra già un candidato in pectore. Ma dopo quadi due anni nelle carcere egiziane, ha comunque tutta la nostra comprensione.

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