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Caso Bortolotti, chi è la donna accusata di doppio infanticidio

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Una madre adottiva definita nociva. Monia Bortolotti, sospettata del doppio infanticidio, lasciata dal compagno che ora è tormentato dai dubbi. Un’amica: “Tutti abbiamo avuto dei dubbi”.

Chi è Monia Bortolotti?

Un’infermiera aveva udito il pianto del neonato e l’aveva sorpresa a stringere il bambino al petto in modo eccessivo, tanto da costringerla a intervenire per evitare conseguenze peggiori. Un comportamento ovviamente segnalato come anomalo.

Pertanto si decise di sottoporre la giovane mamma a valutazioni psicologiche e psichiatriche, che non avevano riscontrato patologie specifiche, ma i sanitari avevano raccomandato ai familiari di non lasciarla mai sola con Mattia, il secondogenito di due mesi, che sarebbe morto il 25 Ottobre successivo, a causa asfissia meccanica acuta da compressione del torace: in poche parole un soffocamento. Tutto ciò ad un anno di distanza dal decesso della piccola Alice, sorellina di Mattia, di soli quattro mesi.

La donna era Monia Bortolotti, attualmente in stato di detenzione con l’accusa di avere ucciso i suoi figli. Il giorno della tragica morte di Mattia, Monia avrebbe raccontato ai suoi familiari una bugia per rimanere sola con il bambino: “Andate via, verrà a trovarmi una mia amica.” Tuttavia, nessuna delle sue conoscenti si era presentata effettivamente a casa sua quel giorno.

Monia è una donna di 27 anni, nata in India ma adottata a soli due anni da una famiglia bergamasca, cresciuta come figlia unica. La donna non sembra trascorrere un infanzia e – soprattutto- un’adolescenza serena. Definisce la madre adottiva “nociva e anaffettiva”. Si verificano episodi di autolesionismo, percorsi psicologici al Cps di zona, il ricovero in una clinica di Verona.

Dopo il liceo scientifico si iscrive alla facoltà di Psicologia all’Università di Bergamo lasciata nel 2021 dopo aver scoperto la sua prima gravidanza. Forse i suoi sogni si spezzano, in una vita che non desidera. Il suo compagno Cristian Zorzi, ha 52 anni ed è più un padre che un partner. I conoscenti della coppia dicono che le vuole ancora bene. Comunque Cristian lascia Monia poco prima del suo arresto.

E la situazione tra i due non sembra così idilliaca: “È in queste tragiche situazioni di dolore estremo che una coppia dovrebbe stringersi ancora di più, per amore. Ma quando amore non è mai stato, allora non sarà mai”, così scrive su Facebook dopo la morte di Mattia.

Accusa il compagno di averla tradita e di non averla mai amata. Secondo la sua maestra di danza, Monia era felice delle sue gravidanze e trova inimmaginabile che abbia potuto macchiarsi di una atrocità di tale genere, solo perché non sopportava il pianto dei bimbi.

Eppure Cristian qualche dubbio ce l’ha. Anche senza chiedere direttamente a Monia se avesse ucciso i loro figli, le chiede la verità su Mattia e Alice. “Se con Alice è stata una tragedia immane, con Mattia tutti abbiamo avuto dei dubbi. Mi auguro che dica la verità per i suoi figli, se lo meritano”. Questa è la frase rivelatrice che una amica di Monia ha fatto, nascosta dall’anonimato alla trasmissione “Quarto Grado”.

Foto Corriere TV

 

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Giuseppe Folchini
Giuseppe Folchini
Laureato in Scienze della Comunicazione. Già notista politico per alcuni periodici, blogger dei diritti civili e sociali.

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