Il presidente del Consiglio regionale della Calabria, Domenico Tallini, di Forza Italia, è stato arrestato e posto ai domiciliari dai carabinieri con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa e scambio elettorale. L’indagine che ha portato all’arresto di Tallini riguarda i suoi presunti rapporti con la cosca Grande Aracri della ‘ndrangheta.
Calabria, arrestato Domenico Tallini per i suoi rapporti con la ‘ndrangheta
Domenico Tallini, esponente di Forza Italia, presidente del Consiglio regionale della Calabria, è finito agli arresti domiciliari nell’ambito di un’inchiesta sui rapporti tra fra politici locali e ‘ndrangheta.
Contro di lui è stata formulata l’ipotesi di reato di concorso esterno in associazione mafiosa e scambio elettorale.
L’operazione FarmaBusiness dei carabinieri di Catanzaro ha ricostruito tutta la vicenda legata alla costituzione di una società, con sede nel capoluogo calabrese, finalizzata alla distribuzione all’ingrosso di prodotti medicinali attraverso una rete di punti vendita di farmacie e parafarmacie (20 in Calabria, 2 in Puglia e 1 in Emilia Romagna) che la cosca Grande Aracri di Cutro avrebbe utilizzato per riciclare capitali illeciti, con l’intestazione fittizia di beni e utilità e una rilevante progettualità imprenditoriale per reimpiegare i proventi illeciti della cosca attraverso la società al centro delle indagini.
Tallini, sarebbe intervento, ricambiato con il sostegno della cosca alle elezioni regionali del novembre 2014, per favorire e accelerare l’iter burocratico e ottenere le necessarie autorizzazioni.
Gli inquirenti avrebbero documentato anche una serie di episodi intimidatori e a scopo estorsivo, per la legati alla realizzazione dell’iniziativa imprenditoriale del clan.
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Chi è Domenico Tallini
Tallini è segretario questore del Consiglio regionale dal 30 novembre 2017. E’ stato eletto nella circoscrizione Centro per Forza Italia con 10.902 preferenze. Ora è alla terza legislatura, in quella passata è stato assessore al personale. Vicepresidente della IV Commissione consiliare “Assetto, Utilizzazione del territorio e Protezione dell’ambiente. Ha contribuito alla realizzazione del gruppo consiliare “Popolari Europei verso il Pdl”. Ha rivestito la carica di membro supplente della Commissione di disciplina del personale e quella di Presidente della Commissione speciale di vigilanza.
Impresentabile
Il presidente del Consiglio regionale della Calabria, Domenico Tallini era tra i candidati considerati impresentabili dalla commissione Antimafia per le elezioni regionali: il sessantottenne di Forza Italia è stato rinviato a giudizio per una fattispecie di corruzione per induzione indebita a dare e promettere. A Catanzaro risponde di più episodi di corruzione, commessi fra il marzo e l’ottobre 2013.
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