Autostrade, dopo il crollo in borsa di Atlantia, Giuseppe Conte prova a tenere duro. Stasera la questione in Cdm. Salvini va al Papeete poi alla Consob.
Revoca Autostrade: Atlantia crolla in borsa, Conte insiste.
Ieri la settimana è cominciata con il crollo in Borsa per Atlantia: il titolo ha subito una caduta pari a -15% bruciando la bellezza di 1,68 miliardi in termini di capitalizzazione.
La cosa non è passata inosservata al fondo cinese Silk Road, socio della holding guidata dalla famiglia Benetton, che immediatamente ha fatto pressione sul governo di Pechino per chiarimenti col governo italiano sulla vicenda. Un vero e proprio “avvertimento” giunto alle orecchie di Giuseppe Conte che per ora tiene duro anche se nelle ultime ore rumors parlano di possibile commissariamento.
I Benetton non hanno ancora capito che questo governo non accetterà di sacrificare il bene pubblico sull’altare dei loro interessi privati. Hanno beneficiato di condizioni irragionevolmente favorevoli per loro: può bastare così. Porterò la questione della revoca in Consiglio dei ministri e decideremo collegialmente, ma non siamo disponibili a concedere ulteriori benefici, ha dichiarato il premier.
I Benetton si sentono accerchiati. In questa situazione resterebbe una sola strada: cedere tutte le loro quote in Aspi e con modalità finanziarie non troppo penalizzanti, pena la revoca.
La famiglia Benetton ha sempre rispettato le istituzioni: quando in passato è stata sollecitata ad entrare in diverse società – è quanto filtra da ambienti vicini agli imprenditori veneti (in riferimento agli investimenti in Alitalia, Autostrade e altre società in via di privatizzazione) – così come oggi.
La loro proposta di passare dall’88% delle quote al 40% non è stata sufficiente per i 5Stelle.
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Il PD è al lavoro per tentare di far tornare il premier sui suoi passi, senza successo. In queste ore è emerso un retroscena rilanciato dal quotidiano la Repubblica: Il 13 marzo la ministra dei Trasporti De Micheli inviò a Conte una “riservata personale” in cui veniva ricostruita la trattativa con Aspi e si prospettavano le due soluzioni che verranno esaminate in Cdm proprio nelle prossime ore, ovvero la revoca o la revisione della concessione. Palazzo Chigi non diede alcun seguito alla comunicazione.
Salvini va al Papeete poi alla Consob
Nel mentre il leader della Lega Matteo Salvini, nel giro di 24 ore, è riuscito a segnalare un presunto molestatore pakistano a Gallipoli, notizia poi rivelatasi penosamente falsa, poi a tornare al Papeete un anno dopo, sfidando l’ironia dei radical chic, con una grande preoccupazione ad assillarlo:
Non è vero che la gente mi ha voltato le spalle. Anche qui quest’ anno è tutto sotto tono, non ci dimentichiamo che gli italiani si stanno appena riprendendo dall’incubo pandemia. E comunque se faccio una passeggiata in spiaggia vedrete che tante persone si avvicineranno per fare una foto.
E infine, tornando al lavoro, ad annunciare la sua segnalazione di Conte alla Consob:
Faremo una segnalazione a tutti coloro che devono vigilare sulla regolarità della gestione dei risparmi e dell’andamento dei titoli in borsa, perché i risparmiatori che hanno i titoli di Atlantia in tasca sono anche operai e lavoratori, non sono i milionari e i Benetton. Quindi se uno chiacchierando a sproposito fa andare in fumo milioni e milioni di euro di risparmi dei cittadini italiani, ne risponde.
Al Papeete un anno dopo: assembramenti, balli e pochissime mascherine
Aggiornamento
Al termine del Cdm con un comunicato da Palazzo Chigi, si apprende che Atlantia è pronta a cedere l’intera partecipazione in Aspi, pari all’88%, a Cassa depositi e prestiti. Mandato ai ministeri dell’Economia e delle Infrastrutture per definire i dettagli. I Benetton fuori dal cda. Avranno solo una quota inferiore al 10%
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