Sono appena andati in onda su Rai 1 i primi episodi della serie Rai Leonardo, anzi dell’attesissima serie evento (come viene lanciata qualsiasi cosa sulle nostre Tv, fossero anche i mondiali di lancio della pallina di carta con una cerbottana).
I tormenti kitch di Leonardo
Prodotta da Lux Vide e Sony Pictures Television in collaborazione con Rai Fiction, Big Light Productions, in associazione con France Télévision, RTVE e Alfresco Pictures, distribuita da Sony Pictures Television, la serie Leonardo ha registrato ascolti con picchi di 7 milioni, un successo tale che ha spinto il ministro della Cultura Dario Franceschini a scrivere in un tweet:
“Gli ascolti hanno premiato un’altra volta la scelta di unire storia, bellezza e Italia. Il successo di Leonardo un’altra indicazione per la Rai ad investire sempre di più in cultura, cinema, audiovisivo”.
Il buon Franceschini, tra pandemia, rinnovamento del PD e impegni da ministro, pensiamo non abbia avuto il tempo materiale per guardare la fiction ma probabilmente, anche in caso contrario, il ruolo gli avrebbe imposto un commento simile.
Essendo noi liberi da queste incombenze invece possiamo permetterci di esprimere qualche perplessità su quello che abbiamo visto.
Leonardo, ritenuto tra i più grandi geni nella storia umana, è interpretato da Aidan Turner, noto al grande pubblico per Lo Hobbit. Nel cast anche il nuovo volto del cinema italiano, Matilda de Angelis che, dopo lavorato alla serie internazionale The Undoing, interpreta la presunta musa di Leonardo, Caterina da Cremona. Giancarlo Giannini è Andrea del Verrocchio, il maestro del giovane Leonardo mentre Freddie Highmore, interpreta Stefano Giraldi, giovane investigatore incaricato di risolvere il mistero al centro della storia.
Già perché in questa fiction Leonardo è sotto accusa: ha ucciso lui l’amica di una vita, Caterina da Cremona? Rinchiuso a Milano per volontà del Podestà, dichiara la propria innocenza all’ufficiale Stefano Giraldi.
Per scoprirne le cause la serie riavvolge il tempo e torna al giovane Leonardo, poco più che ventenne, quando alla bottega del Verrocchio impara l’arte del pennello e i tormenti della vita.
Questa per sommi capi la storia. Veniamo alle cose che non convincono (e usiamo un eufemismo, non essendo tra amici al bar con i quali ci lasceremmo andare a commenti molto più tranchant…)
Prima cosa il contesto storico è abbastanza raffazzonato: non siamo i fautori di una sovrapposizione precisa della storia, ci mancherebbe, esiste l’altro nel cinema, il possibile o il viaggio in direzioni diverse di una stessa storia.
Ma in una fiction nazionalpopolare che invece nega questa possibilità affidandosi al verosimile, il fatto che alcuni personaggi chiave nella vita dell’artista e nella storia del Rinascimento vengano totalmente omessi crea in partenza una storia monca.
Su tutti, proprio Lorenzo il Magnifico, assoluto mecenate dell’ultimo periodo fiorentino di Leonardo, non viene neanche nominato.
Altra cosa fastidiosa: la musica onnipresente, invasiva e le computer grafiche mediocri, riconoscibilissime, realizzate principalmente in un grosso set creato appositamente a Formello, vicino Roma.
Il Leonardo che vediamo sullo schermo, è sempre tormentato, sempre alla ricerca della sua natura, come probabilmente l’artista era davvero. Ma la sceneggiatura grida vendetta con dialoghi spesso al limite dell’imbarazzante.
Il colpo di grazia arriva con la vicenda di Caterina da Cremona, interpretata da Matilda De Angelis. Partiamo dal fatto che il personaggio storico di Caterina non è mai esistita; si tratta di un personaggio fittizio inventato a partire da alcuni bozzetti del Maestro, che ritraevano una donna. Poco male, in fondo lo dicevamo prima, il cinema è anche esplorazione, possibilità.
Solo che questa esplorazione occupa almeno metà delle scene e trasforma la fiction in una sorta di fotoromanzo. Leonardo diviene l’Alex Damiani dei Lancio Story anni ’70, quelli dove trionfava l’amore in posa assieme a Claudia Rivelli, sorella di Ornella Muti, e dove la morettiana casalinga di Voghera, tra una passata di lysoform e una canzone dei Pooh, sognava la fuga col maledetto all’amatriciana.
Qui gli ormoni cascano tutti su Aidan e Matilda. Il resto è evento. Il grande evento Rai 2021…
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