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Il mondo del giornalismo sportivo italiano saluta Rino Tommasi, scomparso all’età di 90 anni. Figura iconica della stampa e della televisione italiana, Tommasi è stato riconosciuto come uno dei massimi esperti di pugilato e tennis, noto per le sue approfondite conoscenze storiche e statistiche che hanno arricchito il panorama sportivo nazionale e internazionale.
Rino Tommasi, una carriera leggendaria
Nato a Verona il 23 febbraio 1934, Tommasi ha iniziato la sua carriera giornalistica precocemente, pubblicando il suo primo articolo a soli 13 anni sull’edizione marchigiana de Il Messaggero.
Nel corso degli anni, ha collaborato con alcune delle più prestigiose testate giornalistiche italiane, tra cui Tuttosport, La Gazzetta dello Sport, La Repubblica, Il Gazzettino di Venezia, e Il Mattino di Napoli.
Nel 1981, è stato nominato primo direttore dei servizi sportivi di Canale 5 e, un decennio dopo, ha ricoperto lo stesso ruolo per Tele+, contribuendo a trasformare il racconto sportivo televisivo in un’esperienza culturale e di intrattenimento di altissimo livello.
Pugilato e Tennis: passioni di una vita
Rino Tommasi ha giocato un ruolo cruciale nello sviluppo del pugilato italiano, organizzando incontri di rilevanza internazionale e portando al successo diversi pugili negli anni ’50 e ’60. Parallelamente, nel tennis, è stato una voce inconfondibile, spesso affiancato dal collega Gianni Clerici.
La loro collaborazione ha dato vita a commenti memorabili, arricchiti da espressioni come “sul mio personalissimo cartellino” e “circoletto rosso”, entrate nel linguaggio comune degli appassionati di tennis.
La carriera di Tommasi è stata costellata di premi e riconoscimenti, tra cui diversi premi “Jack” assegnati dall’ATP in onore di Jack Kramer.
Il suo lavoro ha influenzato profondamente il giornalismo sportivo, educando e intrattenendo generazioni di lettori e telespettatori con la sua passione e la sua capacità di innovare il modo di raccontare lo sport, fissando nuovi standard per il giornalismo sportivo italiano.
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