Beirut, esplosione al porto: oltre 100 morti e 4000 feriti. Più di 100 i dispersi. Si scava tra le macerie.
Esplosione a Beirut: la ricerca frenetica dei sopravvissuti
I soccorritori in Libano sono alla ricerca di oltre un centinaio di persone scomparse dopo la violenta esplosione che ha devastato l’area portuale della capitale Beirut martedì.
L’esplosione ha ucciso almeno 100 persone e ferito oltre 4.000 altre.
L’intera città è stata scossa dall’esplosione e si è potuto vedere una nuvola di funghi diffondersi nell’area del porto.
Il presidente Michel Aoun ha dichiarato che l’esplosione è stata causata da 2.750 tonnellate di nitrato di ammonio, sostanza usata come fertilizzante in agricoltura e come esplosivo, immagazzinate in modo non sicuro in un deposito.
Il paese osserverà un periodo ufficiale di lutto per tre giorni a partire da mercoledì.

Quello che è successo
L’esplosione è avvenuta poco dopo le 17:00 martedì a causa di un incendio divampato al porto, per cause ancora da accertare.
L’esplosione è stata avvertita anche a 240 km (150 miglia) di distanza sull’isola di Cipro, nel Mediterraneo orientale, con persone che affermano di aver pensato che fosse un terremoto.
I media locali hanno mostrato persone intrappolate sotto le macerie e le riprese video hanno mostrato auto ed edifici sventrati dalle esplosioni. Gli ospedali sono presi d’assalto.
Il capo della Croce Rossa del Libano, George Kettani,ha parlato di catastrofe: ci sono vittime e vittime ovunque.
La sua organizzazione ha dichiarato che oltre 100 persone sono morte e che sono ancora in corso operazioni di ricerca e salvataggio per localizzare le altre 100 persone che mancano all’appello.
I funzionari del governo hanno riferito che era in corso un’indagine per trovare l’origine dell’incendio che ha causato l’esplosione del nitrato di ammonio, che secondo quanto riferito era stato immagazzinato in un magazzino dopo essere stato scaricato da una nave sequestrata nel porto.
Massimo riserbo su possibili cause non accidentali. A soffiare sul fuoco c’è già il presidente americano Donald Trump che ha parlato immediatamente di bomba.
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Esplosione a Beirut: cos’è il nitrato di ammonio
È un prodotto chimico industriale comune utilizzato principalmente come fertilizzante in agricoltura. Ma è anche uno dei componenti principali degli esplosivi utilizzati nelle miniere, ma si innesca solo in determinate circostanze.
Quando esplode, può rilasciare gas tossici inclusi ossidi di azoto e ammoniaca.
Regole rigorose su come conservarlo in sicurezza: il sito deve essere ignifugo e non avere scarichi, tubi o altri canali in cui il nitrato di ammonio potrebbe accumularsi.
In spazi ristretti e se contaminato con oggetti come olio combustibile può provocare un’esplosione.

La situazione politica e sociale in Libano
L’esplosione arriva in un momento delicato per il Libano. Con le infezioni da Covid-19 in aumento, gli ospedali stavano già lottando per far fronte l’emergenza. Ora devono affrontare migliaia di feriti.
Anche il Paese sta attraversando una crisi economica. Il Libano importa la maggior parte del suo cibo e grandi quantità di grano che erano immagazzinate nel porto sono state distrutte causando timori di una diffusa insicurezza alimentare.
Il presidente Aoun ha annunciato che il governo rilascerà immediatamente ingenti fondi di emergenza, ma si prevede che l’impatto dell’esplosione sull’economia sarà di lunga durata.
L’esplosione è avvenuta non distante da dove un clamoroso attentato uccise l’ex primo ministro Rafik Hariri nel 2005.
Un verdetto è atteso nei prossimi al processo dal tribunale speciale dell’Aia, per i quattro uomini accusati di aver orchestrato l’attacco a Hariri.
Anche prima dell’esplosione, in Libano le tensioni erano elevate, con manifestazioni di piazza contro il governo che gestiva la peggiore crisi economica dalla guerra civile del 1975-1990.
Resta sempre alta la tensione al confine con Israele, che ha dichiarato la scorsa settimana di aver ostacolato un tentativo di infiltrarsi nel territorio israeliano da parte di Hezbollah, l’organizzazione militante islamista sciita che esercita un notevole potere in Libano.
Ma un alto funzionario israeliano ha dichiarato alla stampa che Israele non ha alcun legame” con l’esplosione di Beirut. Identica presa i posizione da parte di Hezbollah.
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