Stasera alle ore 21.00, l’Inter scenderà in campo per la partita più della stagione contro lo Shakhtar Donetsk nella semifinale di Europa League.
Inter-Shakhtar Donetsk, tutto sulla semifinale di Europa League
Alla Merkur Speil, Arena di Dusseldorf la squadra di Antonio Conte affronta lo Shakhtar Donetsk.
La squadra ucraina è habitue delle competizioni internazionali e delle fasi ad eliminazione diretta. Negli ottavi di finale, con un complessivo 5-1 ha eliminato il Wolfsburg, e nei quarti con un secco 4-1 il Basilea.
La squadra svizzera fino a quel momento aveva ottenuto 5 clean sheat di fila. Per gli ucraini si tratta della terza semifinale dopo quella del 2009, con vittoria finale, e quella del 2016 quando vennero eliminati dal Siviglia.
La squadra è allenata da Luis Castro, portoghese classe 1961. Modulo utilizzato il 4-2-3-1.
Lo Shakhtar ha poco della squadra ucraina. Ha poco del calcio pragmatico ad esempio del Dnipro.
Gli arancioneri hanno un gioco molto sudamericano. Palleggio veloce, grande velocità e costante ricerca del dominio del gioco. Questa loro tattica potrebbe favorire la squadra nerazzurra, che fatica di più con squadre che non lasciano giocare. Non è il caso degli ucraini che hanno in rosa ben 13 calciatori brasiliani.
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Le stelle dello Shakhtar
Andiamo a conoscere la formazione tipo degli ucraini. In porta gioca l’ucraino Pyatov. Portiere della nazionale ed elemento di assoluta affidabilità. In difesa, invece, la linea a quattro parte dalla destra con Dodò giovane terzino brasiliano che sta facendo molto bene durante questa stagione. Si tratta di un calciatore con una forte propensione offensiva e delle ottime abilità nel dribbling,
Al centro, poi, ecco la coppia Krivtsov–Bondar, il primo più roccioso ed esperto, il secondo più moderno. Anche loro coppia affidabile ma che potrebbe andare in crisi contro Lukaku e Martinez.
Sulla sinistra dovrebbe Matvienko che nasce come centrale, ma che è stato adattato a sinistra per via dell’infortunio del ben più pericoloso Ismaily.
Passando al centrocampo, il duo davanti alla difesa è composto da Marcos Antonio e Stepanenko. Il primo è un centrocampista piuttosto duttile che può giocare sia da mediano che da trequartista, quindi dotato di buona tecnica.
Invece, il secondo è il centrocampista difensivo di rottura per eccellenza. Esperto e affidabile, Stepanenko fa delle abilità difensive e fisiche le sue armi vincenti. Si tratta, quindi, di una coppia molto completa, che fa da ottimo collante tra la difesa e il settore più avanzato della squadra.
L’attacco è il reparto più brasiliano. Dietro all’unica punta troviamo, sulla destra, Marlos, al centro Patricke, sulla sinistra Taison. Si tratta di calciatori che incarnano in pieno lo spirito brasileiro della squadra di Carlos.
Attenzione anche a Kovalenko. Insomma, si tratta di un ottimo assortimento di calciatori che possono mettere grande pressione offensiva.
Infine, l’unica punta: Junior Moraes, Faro offensivo di uno Shakhtar che spesso si appoggia sulle sue spalle. Quest’anno vanta 40 presenze in stagione con 25 goal e 12 assist.
L’arbitro è Marciniak, 39 anni, polacco. Tre precedenti con l’Inter, una vittoria, un pareggio, una sconfitta. Due i precedenti con lo Shakhtar con due pareggi.
Inter-Shakhtar Donetsk, conferenza pre match di Conte e Handanovic
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