Sudan senza pace: violenti scontri in Darfur tra tribù: 83 morti e 160 feriti in 48 ore. Dichiarato il coprifuoco. Vani al momento i tentativi di ristabilire l’ordine.
Nuovi scontri in Darfur tra tribù
Nuova recrudescenza tribale in Darfur: begli scontri tra tribù sono morte 83 persone nelle ultime 48 ore secondo l’ultimo bilancio a due settimane dalla fine della missione di pace nella regione occidentale del Sudan, istituita da Minuad e Unione africana.
Si registrano anche 160 feriti tra i membri delle forze armate, ha scritto secondo i dati forniti dal Comitato medico centrale vicino al movimento ribelle che ha portato alla caduta del presidente Omar al Bashir.
L’agenzia ufficiale sudanese ha riferito di 48 morti e 97 feriti e ha aggiunto che gli scontri tra la tribù Al-Massalit e un gruppo di nomadi arabi proseguono. Alcune milizie armate, che schierate con i nomadi, hanno attaccato El-Geneina e molte abitazioni sono state incendiate.
L’Onu con una nota ufficiale ha espresso profonda preoccupazione per gli sviluppi violenti e il segretario generale Antonio Guterres ha chiesto alle autorità sudanesi di impiegare tutti gli sforzi per pervenire a una descalation della situazione e mettere fine ai combattimenti, restaurare l’ordine e la legge e garantire la protezione dei civili.
Il governo centrale di Khartum ha imposto il coprifuoco sabato e il premier Abdallah Hamdok ha inviato una delegazione per tentare di ristabilire l’ordine.

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