Dal 3 giugno saranno consentiti gli spostamenti tra regioni. Forse. Si attende la conferenza convocata per domani.
Spostamenti tra regioni
Dal 3 giugno si potrà tornare a viaggiare liberamente spostandosi da una regione all’altra. Forse.
Basterebbe (usiamo ancora il condizionale) applicare il decreto legge del 16 maggio, che indicava il 3 giugno come data dalla quale gli spostamenti in Italia possono essere limitati solo se la curva dei contagi dovesse risalire e si rendesse necessario far scattare nuove zone rosse.
La seconda opzione sarebbe un rinvio di una settimana dell’entrata in vigore del decreto.
Il governo sottoporrà queste due ipotesi ai governatori durante la conferenza convocata per domani.
Operazione last minute con prevedibile nuovo discorso del premier alla nazione.
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La possibilità che lo slittamento di sette giorni riguardi solo Lombardia e Piemonte ha aizzato le polemiche e così si sta cercando una forma di una mediazione con le Regioni del Sud, che ora minacciano di far entrare sul proprio territorio esclusivamente chi si presenterà con il test sierologico effettuato nei tre giorni precedenti.
Francesco Boccia ha già respinto questa possibilità, ma l’obiettivo rimane quello di evitare strappi con le regioni.
Si potrebbe però confermare la libertà di trasferimento prevedendo una quarantena «breve» per chi va in alcune aree, stessa regola che dovrebbe essere valida per gli stranieri che arriveranno in Italia.
In tutti i casi c’è una novità: le regioni potranno tracciare chi varca i confini regionali e conservare i dati per due settimane. Sono previsti controlli anche sui passeggeri di navi e aerei mentre gli albergatori potranno offrire test sierologici volontari a chi ospitano.
La Lombardia riapre il 3 giugno? Ecco come si deciderà
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