Nell’ultima puntata della trasmissione Cartabianca, lo scontro Orsini-Cuperlo sui temi della guerra in Ucraina, il ruolo della Nato e dell’Italia.
Scintille Orsini-Cuperlo
Il professor Orsini non ha avuto remore nel togliersi qualche sassolino dalle scarpe e, con il suo ormai ben noto modo di fare, ha sparato a zero sull’Italia.
Si è detto “impressionato” dall’atteggiamento del nostro paese, “intollerante e conformista”, dove le persone a suo dire sarebbero “traumatizzate da una narrazione alternativa dei fatti in Ucraina“.
“Ora la maggioranza degli italiani ha capito le dinamiche della guerra in Ucraina, lo vediamo nei sondaggi: il governo è minoritario. Ma non possiamo riempirci la bocca di libertà e reprimere chi esprime un’idea diversa. Non mi aspettavo che l’Italia fosse così intollerante, ma trovo anche tanto affetto“, afferma Orsini. L’intolleranza è “nelle élite“, afferma, “ma il Paese è più maturo dei politici“.
Il professore ha poi toccato il tema del via libera alla risoluzione sull’Ucraina in vista del Consiglio d’Europa. Le conseguenze saranno drammatiche, commenta Orsini: “Invieremo nuove armi pesanti in Ucraina, è un passo in avanti verso l’internazionalizzazione del conflitto. Abbiamo già inviato obici spaventosi”, dice Orsini aggiungendo che la maggioranza lavora “per la guerra“.
Gianni Cuperlo, del partito democratico, contesta queste affermazioni: “Ma come si fa a dire che lavoriamo per la guerra? Siamo il terzultimo Paese per invio di armi, ma cosa dice“. Ma sono fatti, replica Orsini con il dem che ribatte: “Non sono fatti. Il premier italiano è andato a Kiev, non facciamo una caricatura del governo“. “Ma ha fatto cose tragiche, politiche inumane” continua Orsini: “Anche un bambino lo capirebbe” dice davanti al dem visibilmente seccato.
Cartabianca – 21/06/2022
Alessandro Orsini, professore di Sociologia del terrorismo internazionale, si confronta con Gianni Cuperlo (Partito Democratico), Pietro Senaldi (condirettore di Libero) e Anastasia Kuzmina, ballerina.
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